Tecnologia proprietaria, rider assunti e mezzi sostenibili: AJI ha scelto un delivery etico e trasparente, ben prima che diventasse una tendenza.
Tecnologia proprietaria, rider assunti e mezzi sostenibili: AJI ha scelto un delivery etico e trasparente, ben prima che diventasse una tendenza.
Tecnologia proprietaria, rider assunti e mezzi sostenibili: AJI ha scelto un delivery etico e trasparente, ben prima che diventasse una tendenza.
Per molti è un modello a cui aspirare, ma per AJI è la normalità da sempre. Crediamo in un delivery che rispetti chi ordina, chi cucina e chi consegna. Quello di AJI è un modello costruito fin dall’inizio con scelte precise, lontane dalla logica del massimo profitto a scapito delle persone.
AJI – Sushi at home si basa su una tecnologia proprietaria, sviluppata internamente per gestire ogni fase dell’ordine con precisione.
Il sistema è progettato per garantire tempi corretti, preparazioni ottimizzate e tracciabilità totale.
Non ci appoggiamo a piattaforme esterne: vogliamo che ogni passaggio – dalla scelta del piatto alla consegna – sia sotto controllo perché gestito direttamente da noi e in linea con i nostri standard di qualità.
I nostri rider non sono lavoratori occasionali. Sono assunti con regolare contratto, formati e coinvolti in modo diretto nel progetto AJI.
Consegnano con scooter elettrici e auto elettriche. I nostri addetti alle consegne sono dotati di zaini coibentati per mantenere i piatti alla giusta temperatura, riducendo vibrazioni e sbalzi termici che possano compromettere l’esperienza di degustazione.
Ma, soprattutto, i nostri rider non sono invisibili: fanno parte del nostro team, sono tutelati e valorizzati.
Per molti è un modello a cui aspirare, ma per AJI è la normalità da sempre. Crediamo in un delivery che rispetti chi ordina, chi cucina e chi consegna. Quello di AJI è un modello costruito fin dall’inizio con scelte precise, lontane dalla logica del massimo profitto a scapito delle persone.
AJI – Sushi at home si basa su una tecnologia proprietaria, sviluppata internamente per gestire ogni fase dell’ordine con precisione.
Il sistema è progettato per garantire tempi corretti, preparazioni ottimizzate e tracciabilità totale.
Non ci appoggiamo a piattaforme esterne: vogliamo che ogni passaggio – dalla scelta del piatto alla consegna – sia sotto controllo perché gestito direttamente da noi e in linea con i nostri standard di qualità.
I nostri rider non sono lavoratori occasionali. Sono assunti con regolare contratto, formati e coinvolti in modo diretto nel progetto AJI.
Consegnano con scooter elettrici e auto elettriche. I nostri addetti alle consegne sono dotati di zaini coibentati per mantenere i piatti alla giusta temperatura, riducendo vibrazioni e sbalzi termici che possano compromettere l’esperienza di degustazione.
Ma, soprattutto, i nostri rider non sono invisibili: fanno parte del nostro team, sono tutelati e valorizzati.
In un settore dove spesso domina l’opacità, AJI ha scelto la trasparenza. Non sfruttiamo il lavoro altrui, non deleghiamo le responsabilità.
Per noi, infatti, fare bene da mangiare significa anche fare tutto per bene. E questo vale tanto per un nigiri quanto per un contratto di lavoro.
Oggi si parla sempre più spesso di sostenibilità sociale nel food delivery. Ma per noi è un tema noto, praticato e integrato da sempre.
AJI – Sushi at Home è nato così: con una visione chiara e coerente. Non vogliamo inseguire le tendenze, ma cercare di anticiparle, per il bene dei nostri clienti e della nostra squadra.